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Film al Cinema: I Top e Flop di Maggio 2014

03/06/2014 | News
Film al Cinema: I Top e Flop di Maggio 2014

Appuntamento mensile con la rubrica dove esamineremo i nostri personalissimi Top e Flop tra i film usciti al Cinema nel mese di maggio 2014.

Alice

TOP
Alabama Monroe - Una Storia d'Amore di Felix van Groeningen
Candidato all'Oscar come Miglior film straniero, Alabama Monroe si piazza al primo posto nella classifica dei film più belli del mese, per quella sua capacità di entrare dentro nel cuore dello spettatore, oltre che per una delicatezza di fondo, messa al servizio di una sceneggiatura con importanti temi come la vita dopo la morte, l'eutanasia e la fede.
Razionalità e spiritualità fanno da base ad una storia d'amore, come suggerisce il titolo italiano, che è quella fra la stravagante e tatuata Elise e il cantante di musica bluegrass, Didier, ma soprattutto quella per la loro figlia, Mabelle, che morirà a causa di una leucemia. Due anime così diverse, che in maniera altrettanto differente, affrontano la grave situazione della loro figlia, finendo però per interrompere la loro relazione.
Straziante melodramma belga, sebbene sia costruito su un impianto di tipo europeo, grazie alla musica (blues e gospel), all'ambientazione e ad una moderna regia, così come alle potenti interpretazioni dei due protagonisti, riesce a convincere in tutto e per tutto lo spettatore, che verrà trasportato per l'intera pellicola in un turbinio di emozioni multicolori.

FLOP
Godzilla di Gareth Edwards
Freddo, troppo zeppo di effetti speciali sebbene siano degni di nota, con personaggi poco e mal caratterizzati e un doppiaggio italiano che non rende giustizia (soprattutto a Ken Watanabe), Godzilla è il flop del mese, proprio per la sua capacità di stupire in negativo, nonostante dal punto di vista grafico, con degli effetti speciali ben costruiti, riesca a centrare l'obiettivo.
Il mostro Godzilla inoltre, qui salvatore dell'umanità, arrivato in aiuto per sconfiggere degli esseri dalla potenza distruttiva incontrollabile, dovrebbe essere il protagonista che dà il titolo al film, ma appare però, dopo un'ora dall'inizio, facendo pensare 'Oh finalmente un po' d'azione', perché è solamente quando inizia il combattimento tra lui e i mostri nemici, che la pellicola acquista importanza, troppo concentrata sui personaggi umani, a discapito di quello che sarebbe dovuto essere il vero personaggio.
Certo, alcune scene sono davvero mozzafiato come quella in cui Ford (Aaron Taylor-Johnson) sul ponte ferroviario deve riuscire a passare inosservato agli occhi degli esseri mostruosi, ma questo non basta per poter dare la sufficienza al film.

MENZIONE SPECIALE
Diario di Un Maniaco Per Bene di Michele Picchi
Opera prima sorprendente per la sua fantasiosità e per la maestria registica, Diario di un maniaco per bene si aggiudica una menzione speciale per essere un altro esempio di come il cinema nostrano stia cambiando. L'attenzione posta da Picchi nel descrivere il mondo del protagonista, quella posta nella messa in scena e nell'uso di inquadrature particolari e che fanno al caso giusto, sono l'arma vincente del film, impreziosita dalla presenza di un protagonista come Giorgio Pasotti, che qui dà il meglio di sé, un Don Giovanni su carta, che in realtà ha problemi nel relazionarsi con gli altri, immerso nel suo personale microcosmo, che permette solamente allo spettatore di conoscere.
Un film nel suo complesso intimo, originale e fantasioso, Diario di un maniaco per bene, sfruttando l'arte e i vari generi cinematografici (dal drammatico al comico, dal noir alla commedia romantica), stupisce e allo stesso tempo è in grado di far riflettere, in un connubio di elementi, tutti messi al posto giusto.

Grace di Monaco di Olivier Dahan
Accolto in malo modo dalla critica di Cannes e un po' in tutto il mondo, il biopic Grace di Monaco non è altro che un incubo ben confezionato tra atmosfere e paesaggi da favola. Ciò che ne traspare infatti, sebbene la vita della principessa-attrice presenti elementi di finzione, è la storia triste di una donna costretta a rinunciare a tutto, in primis alla carriera, per poter dedicarsi al marito, ai figli e al proprio Paese.
Proprio per questo, sarà il pubblico femminile quello che entrerà maggiormente in empatia con il personaggio di Grace Kelly, che qui, grazie al regista, insistente nell' inquadrare da vicino il volto di Nicole Kidman, ne vuol mettere a nudo i sentimenti, la sua vera essenza, rischiando in alcuni punti di strafare, ma subito rimettendosi in carreggiata, dimostrando come Grace fosse una donna come tutte le altre. 
La verità è che, solamente colui che si immerge appieno nella storia, ne potrà rimanere colpito, per tutti gli altri, la visione rimarrà superficiale e troppo critica, perché Grace di Monaco è un film coraggioso, che nonostante le critiche, sa elegantemente distinguere la realtà dalla finzione, facendo sognare con i bei abiti sfoggiati, ma allo stesso tempo commuovere, a causa delle lacrime che solcano le guance della protagonista.


Sara

TOP
Solo gli Amanti Sopravvivono di Jim Jarmusch
In un mese come quello di maggio molto soddisfacente dal punto di vista cinematografico, il film di Jarmush è quello che più si è impresso nel mio cuore. Prima di tutto grazie a due interpreti meravigliosi come Tom Hiddleston e Tilda Swinton, poi per la forza d'impatto visivo e tematico che il regista è riuscito a creare. Un inno all'arte e a tutti coloro che l'amano, un inno all'amore generico per qualsiasi essere vivente o astratto che esso sia. Solo gli amanti sopravvivono, per certo, perché attraverso l'amare, il donare tutto se stessi ad una persona tanto quanto all'arte, alla letteratura, alla musica, al cinema, permette all'uomo di diventare immortale, come i vampiri protagonisti, di vivere il suo tempo oltre il suo tempo in una società caotica, dedita al 'se non ti fai vedere non esisti'.
Un'analisi del genere umano colorato di poesia ed emozione

FLOP
Brick Mansions di  Camille Delamarre
C'era molta attesa per il remake del bellissimo Banlieu 13, ma purtroppo l'operazione non è andata per niente a buon fine. Prima di tutto perché in Brick Mansions si tradisce completamente lo spirito dell'originale, relegando il parkour solamente all'adrenalinica scena iniziale. Poi l'operazione è fallita perché il film di Delamarre si ritrova completamente privo di sceneggiatura, basando tutto sulle scene d'azione e corse in macchina tutt'altro che originali vista la partecipazione del compianto Paul Walker.
Noia totale che riesce, questo mese, a superare la pochezza del Godzilla di Edwards.

MENZIONE SPECIALE
X-Men: Giorni di Un Futuro Passato di Bryan Singer
Scegliere un solo film questo mese è stato molto difficile (fosse sempre così, sarebbe impossibile lamentarsi). Ma nel rush finale tra Maleficent, dove l'interpretazione devastante ed emozionante di Angelina Jolie lascia in secondo piano tutte le imperfezioni del film, l'intrigante Maps To the Stars di Cronenberg e il commovente Alabama Monroe, l'ha spuntata per il mese di maggio, X-Men: Giorni di un futuro passato.
Il motivo è presto spiegato. La pellicola Marvel riesce lì dove i tre film sopracitati non riescono pienamente. Maleficent, infatti, si ama per la Malefica di Angelina, così come Maps to the Stars affascina per l'analisi di Hollywood e la splendida interpretazione di Julianne Moore e  Alabama Monroe, ci entra nel cuore per le emozioni che riesce a portare in vita.
Ma X-Men si ritrova ad avere tutti questi elementi in una sola, grande, pellicola. Un cast spettacolare con un James McAvoy e una Jennifer Lawrence disarmanti, emozioni a non finire e un'analisi della società al quale si aggiunge il colpo di genio di Singer nel decidere di giocare, diegeticamente, con il franchise, riscrivendo la storia degli X-Men così come l'avevamo conosciuta fino ad ora.

Alice Bianco e Sara Prian

 


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